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Città e territorio

Vicenza rientra nel novero delle più importanti città d'arte del Veneto e d'Italia.

Vicenza, Basilica PalladianaVicenza, Basilica Palladiana

L'antica Vicetia sorse nel II secolo a.C., su un precedente insediamento della seconda Età del Ferro. L'origine romana ha lasciato traccia nell'assetto urbano e viario, che mostra tuttora importanti vestigia del passato classico; vi si riconosce il decumano massimo, tratto urbano della via Postumia, nell'arteria principale segnata dall'attuale Corso Palladio.
Del successivo periodo altomedievale, dal degrado e parziale collasso della città romana, probabilmente già in atto alla fine del V secolo d.C., alla riorganizzazione urbana dopo il Mille, si possiedono poche notizie: indagini archeologiche recenti hanno portato alla luce alcune testimonianze di grande rilievo pertinenti alla struttura urbana, come tratti dell'antico circuito murario medievale e altre costruzioni.
Un primo importante assetto urbano si riconfigura all'inizio del XIII secolo, come risulta da una sorta di ‘piano regolatore' ante litteram, emanato con decreto comunale, di cui Vicenza si dota nel 1208, e che disciplina lo sviluppo edilizio nell'area centrale della città.
Attorno alla metà del XIV secolo si consolida la matrice medievale della città, grazie anche alle opere di fortificazione attorno ai borghi periferici sviluppati successivamente, S. Pietro e S. Rocco, realizzate a opera degli Scaligeri, e che rimarranno pressoché inalterate fino alla seconda metà del XV secolo.
A partire dal XV secolo, sotto la dominazione della Repubblica di Venezia, che garantisce un lungo periodo di pace e stabilità (1404-1797), Vicenza inizia a prosperare, grazie anche alla sua felice posizione geografica, alla varietà e alla ricchezza del suolo, nonché alla vicinanza alle grandi vie di comunicazione terrestri e fluviali.
I mercati ubicati nelle varie piazze a seconda della natura dei prodotti commerciali (Piazza Biade, Piazza delle Erbe) determinano l'ampiezza degli spazi pubblici e del tessuto viario che li collega. In tale contesto l'espansione della città medievale si sviluppa uniformemente, sia a oriente sia a occidente, e gli spazi più centrali e ambiti si arricchiscono di sontuosi edifici, direttamente ispirati all'architettura gotica lagunare. Il circuito della cinta muraria si accresce di nuovi tratti nel settore settentrionale, che culmina con l'intervento di Bartolomeo d'Alviano. Il disegno della città di Vicenza, raggiunto in quest'epoca rimarrà immutato fino alle espansioni del secondo e tardo Ottocento.